venerdì 2 dicembre 2011

Fanculo

Lo so.
Il titolo non è il massimo.
Ma a volte bisogna saperlo dire.
Non a casa. Non spesso. Io, peraltro, è un'espressione che non uso mai. Non perché sia raffinato, ma perché ne uso di peggio.
Però se faccio del mio meglio, se mi impegno, ce la metto tutta per fare qualcosa bene e poi viene una persona che per me è una nullità e rovina tutto... beh... ne ho piene le palle di restarci male.
Meglio un fanculo.
Perentorio. Deciso. Senza troppi giri di parole.
Fanculo.
Suona anche bene.
Specialmente se si insiste sulla effe iniziale e pronunciando la "c" alla tedesca.

Siamo tutti fragili.
Basta un nulla per farci andare su e giù. E non c'entra la saldezza psicologica. Penso che questi tempi incerti, ci rendano meno stabili in genere.
E allora?
Allora, fanculo! :)

venerdì 4 novembre 2011

Non capisco

Allora.
Io mi domando e chiedo, per una volta senza sarcasmo o ironia.
Ma come minchia è possibile che un Paese stupendo come l'Italia sia ridotto così? Viviamo in un paese pieno di talento, con risorse naturali incredibili, dalla storia che pochissimi altri possono vantare. Abbiamo il mare, le montagne, lo colline, le città d'arte, la gastronomi migliore del pianeta. Passiamo dalle nevi perenni al mare cristallino della Sardegna. Dalle bellezze eterne immortalate a Firenze e Roma alle costruzioni avveniristiche di architetti celebrati in tutto il mondo. La nostra cultura affonda le radici lontano, lontanissimo...

E ora siamo ridotti a un paese con la p minuscola. E' bastato davvero un governo ai limiti del linciaggio per ridurci così?

Io non mi arrendo.
Non so cosa posso fare. Penso, perpetrare l'impegno quotidiano e portare avanti una vita dignitosa e che porti dignità al mio paese. Perchè quando parlano male dell'Italia, quelli che italiani non sono, divento una bestia. Perché chi offende la mia città lo prenderei a testate. Perché quest'Italia sarà anche mafia, mazzette, rifiuti, frondi, furbetti, tangentolpoli... ma è anche l'unica nazione nella quale vorrei vivere.

martedì 6 settembre 2011

Frasi

"Scusa, non ti bacio perché non digerisco la saliva altrui".

Questa, in assoluto, è la scusa che mi ha fatto più ridere negli ultimi tre anni. Usata da un ragazzotto di lombarde origine con un mio conoscente (uno dei protagonisti delle storielle dei primi post), mi ha fatto sempre sganasciare.

E poi penso... Ma io ho mai usato scuse per divincolarmi da appuntamenti/rapporti/incastramenti vari?

A parte le celebri frasi, ormai stantie, tra cui:
1. Non è colpa tua, ma mia. Non mi sento pronto.
2. Scusa, dipende da me, sono appena uscito da una storia e non so ciò che voglio.
3. Ti voglio bene come a un amico/fratello/consocente/cane/gatto/bue muschiato/topo di fogna a seconda dei casi
4. Farà più male a me che a te, ma devo dire di no, so che perdo una persona eccezionale... ricordami come ti chiami...

E poi, viceversa, le cose che diciamo per risultare simpatici

1. ma dai? Anch'io ho sempre desiderato fare le vacanze in ALBANIA! (giuro... Davide era pure molto carino... è da un po' che non lo sento).
2. (in messenger) Adoro questo film! E' quello in cui... (e qui parte la ricerca in google con fin troppi particolari, tipo anno di pubblicazione ed età delle comparse).
3. No no, non mi dispiace aspettare tre ore, al freddo e al gelo, sotto la pioggia, con le auto che mi schizzano a ripetizione... avevo giusto bisogno di idratarmi un po'...

Quanto si è cretini a volte...

mercoledì 31 agosto 2011

'Gnurant!

Avete in mente quelle persone ignoranti?
No, non quelle che ignorano, ma quelle che, quando aprono bocca infilano una serie immane di troiate?

Oggi stavo meditando su questa cosa quando mi sono tornate in mente una serie di grezzate.

In ordine sparso.

Io: "Mi scusi, vorrei le ultime lettere di Jacopo Ortis"
LIBRAIO (e ho detto libraio): "Mi scusi ma non abbiamo in catalogo nessu autore con questo nome".
Foscolo penso si sia suicidato assieme a Jacopo.

Professoressa di lettere del liceo (e ho detto professoressa di lettere): "Giacomo Leopardi nacque in Romagna, a Recanati"
Studenti: "Scusi, prof, ma Recanati non è nelle Marche?"
Prof (seccata): "Ma no! Adesso è nelle Marche, a quei tempi no".
Ah, le regioni, queste pazze itineranti!

Io: "Non so se accettare o no, però, sai come si dice: "carpe diem"
Conoscente bello ma tonto: "Madonna, con 'sto inglese!"
-o-'

martedì 30 agosto 2011

Volersi bene

Come si fa?
Bella domanda... Penso mettendo dei paletti. A se stessi.
Bisogna impedire e impedirsi di fare del male. A noi e agli altri.
Perché le nostre nevrosi, le nostre menate, le nostre isterie alla fine sono come la pece. Appiccicose, nere, sporche, difficili da lavare via.
La linea è tracciata. Seguirla è un altro paio di maniche.

venerdì 26 agosto 2011

Ciao Sara

Avevi un talento mostruoso.
Eri arguta.
Brillante.
Simpatica.
Intelligente.
Sempre con il sorriso e la battuta pronta.
Ma sei volata via.
Dietro a quell'allegria c'era la tragedia.
E quando quel 26 agosto 2001 mi hanno telefonato per dirmi che avevi deciso di fare marameo a questa vita e volare lassù, mi sono sentito male.
Non posso non chiedermi cosa faresti, cosa diresti, cosa penseresti oggi. Di me, della mia vita, dei nostri sogni.
Posso solo dire che ti voglio bene.
Oggi come allora.
Un bacio

Melancholic mood

Questo blog era nato in modo scanzonato.
Ora mi sa che lo tingo di cupezza...
Perché è inutile fare quello che si lamenta degli altri, quando poi siamo noi stessi il cancro peggiore. E se si pensa che cancro è anche il mio segno zodiacale, ecco completato il quadro.

Essere inutili, va bene. Oddio, non benissimo, ma almeno non si fa del male a nessuno. Essere dannosi, invece, è qualcosa che va scardinato.

Se poi ci si sente inutili, vuoti, superficiali, incompleti, tutto assume contorni più chiari.

Ho un po' più di stanchezza... di testa, di cuore, di tutto... Ma non creo che se ne andrà con una dormita

venerdì 5 agosto 2011

"Magari mi riduco COME TE"

"Eh, se mangio ancora un po', mi riduco come te".
Come?
Cosa?
Ho sentito bene?

Ma perché non vai gentilmente a cagare, stronzo?

Solo perché la Natura, impietosita dal vuoto pneumatico che alberga nella tua testolina, ti ha dato le fattezze di un modello e una tartaruga naturale e bicipiti guizzanti e petto pompato e labbra carnose (oddio, che caldo) non vuol dire che puoi essere il figlio di Satana, strunz!

Che poi. Apri bocca e scopri che la particella dell'Acqua Lete è al tuo confronto laureata ad Harvard. Parli come un malgaro di una valle baciata dalle tenebre e nella quale il sole arriva solamente al mezzodì del 21 giugno!

Gretto.
Caprone.
Bovaro bernese.
Scimmia antropomorfa.

Guarda che le rotondità sono sinonimo di opulenza, ignorante!

giovedì 4 agosto 2011

SOS Tata.. mah!

Poi mi chiedono perché non guardo la televisione.
Ma scusate, l'avete accesa ultimamente?
Vabbè che d'estate ti propongono minestroni riscaldati che anche un deportato delle Isole Vergini te li tirerebbe in testa, urlandoti "vabbè pezzente, ma non offendete!".

Ieri mi sono imbattuto in SOS TATA.
Ma sì, quella trasmissione in cui famiglie demoniache succubi di bambini di Satana chiamano tre marypoppins de noartri che, nel giro di sette luminosi giorni, trasfomano la casa nella depandance del Mulino Bianco.
Ecco.

A me non solo è venuto il latte alle ginocchia. no no, troppo facile... Mi si è aperto un intero caseificio sulle caviglie!

Intanto, 'ste tre poracce che a furia di "Mario, devi trovare un dialogo con tua figila che ti odia tantissimo e che sta pregando ogni notte affinché un cormorano gigante venga e ti porti via" sono più mielose dello zucchero. Io non potrei mai fare il tato visto che consiglierei: "Mario, la mazza chiodata è troppo poco. Tu le hai dato la luce, tu gliela puoi togliere!".

E poi le soluzioni. "Tuo figlio è un vandalo? Fallo giocare a "Indovina chi" o a pallone, vedrai che momenti di splendida intimità". Bene, giustissimo. Poi vedi le immagini e capisci che quel bambino guarde le tate come tre pazze e i genitori come dei poracci. Cosa che contribuisce sicuramente a far aumentare il rispetto...
Bah!

domenica 31 luglio 2011

Perché IO valgo

"Quelle che gli altri chiamano sfumature, per me sono colori primari".

Questa frase è stata detta da uno dei pensatori più sottili del secolo scorso.
Io. Eh già.
E ci credo fortemente.

Sono molto donna in questo. E non me ne vogliano le rappresentanti del gentil sesso. Non è una critica, anzi.
Bado molto ai particolari, alla cosa detta in un modo, al volto che si contrae in una smorfia impercettibile, in un "ciao" sibilato, in un gesto, uno sguardo... tutto!

Esempio, così capite meglio. Se mi dite "Sei bellissimo, un dono del cielo, l'acqua nel deserto, la Nutella sul pane della vita", ma me lo dite con una luce negli occhi che IO (the king, yes i'm) ritengo essere sinistra, ecco che parto con mille menate e diciotto analisi. E ventimila autoanalisi. Perché leggere le righe è banale, molto meglio leggere quel microcosmo che c'è FRA le righe. Perché la frase detta ha un valore relativo. Quindi, se, per contro, mi dite "Oh, ho visto una merda per terra, del vomito di cane, una capra sgozzata e ho pensato a te" ma mi viene detto con la luce negli occhi, festeggio con lanci di coriandoli.

Complicato?
No, perché? Una volta che VOI saprete decodificare il tutto, saremo TUTTI più sereni.

Come dite?
Cambiare, IO?
Siamo seri...

lunedì 25 luglio 2011

Ehi, ciao! Sono una tua esigenza.. esisto anch'io, sai?

Scrivo questo post mentre sono a casa con le balle che girano come il "Vortice del cuore di Luna" di Sailor Moon.

E' ancora la solita storia e, come sempre, ci ricado dentro. E lo farò nei secoli dei secoli. Amen.

Ci sono quei giorni amari. Quelli in cui il moroso ti dice "non è giornata" e a te paiono problemi futili quelli che starebbero per avvelenare la sua splendida esistenza. Sono giorni in cui ti imponi di non scrivere su facebook altrimenti il post piàù positivo che saresti in grado di pubblicare sarebbe: "Vi odio tutti, bastardi e spero che i vostri figli siano dei cacciatori di eredità, vi sbattano al ricovero a 40 anni e neghino la vostra esistenza!". Quelli in cui vuoi isolarti, ma tieni sempre un occhio al cellulare. Dicendo: ecco, vedi? Non mi cerca nessuno. Poi, il fatto che il cellulare sia spento non è una valida scusante per quegli insensibili.

In realtà, più seriamente, sono i giorni in cui avresti bisogno di una coccola in più ma ti sei sempre detto, perché te lo ripetono tutti, "che-ci-sono cose-più-gravi".

Commento dalla regia: adesso basta.
Basta col proporre sfighe terrificanti tra cui paralitico su sedia a rotelle, malattia venerea fulminante, tumori a profusione. Ho una pietà umana per queste persone e un'ammirazione realmente sconfinata per come affrontano la vita.

Però a furia di mettere le proprie piccole magagne da parte perché tanto sul pianeta c'è sicuramente qualcuno messo peggio di noi... alla fine ti uccide. Ti fa insterilire, impossibilitato a manifestare un malessere. E allora cosa fai? Ti chiudi. Perché quel tuo piccolo dolore, per gli altri così stupido, così inutile, così poco importante... per te è un pugnale che scarnifica la tua anima ogni giorno di più.

mercoledì 22 giugno 2011

Sono bello? Per caso... Ma ucciditi!

Leggo in internet del celeberrimo (boh) David Gandy, top model di Dolce &Gabbana, ragazzo di rara bellezza, talmente figo da far diventare dure anche le lumache.

Bene.

Finito di bearmi di suddetta visione, leggo (sì, capita anche a me) un pezzo di intervista. Ed ecco che inizio a bestemmiare in aramaico antico e divento nevrastenico.

Ma scusa.

Ma perché TUTTI i modelli, modelle, attori, miss Italia, miss Valpadana, miss Trullo, mister Nurago, mister minchia di ogni livello e grado iniziano sempre dicendo. "Come ho iniziato? PER CASO".

Adesso basta!

Per caso, io al massimo incontro la mia amica Stefania ai saldi. Per caso, mi trovo in una trattoria dove si mangia un ottimo zampone di porco. Per caso, di sicuro, non divento mister Fighezza estrema!

Finiamola, una buon avolta! Diciamo la verità: sei diventato un super iper mega top turbo much perché sei figo da paura e, probabilmente, hai la moralità delle porte con fotocellula che si aprono al solo passaggio di un qualsiasi essere umano!

E la storia fa il paio con quelle quattro cretine che diventano appena appena conosciute che dicono di essere diventate miss Gamba Allargata perché avevano accompagnato un'amica alle selezioni "poi, o guarda il caso, hanno preso me". Traduciamo: sono talmente zoccola che ho sfruttato il fatto di accompagnare una mia amica, cozza come poche, e io, al suo confronto sembravo Lady Figonia!

Quanto li odio, 'sti belli... Invidia? Noooooo.

martedì 31 maggio 2011

Allora, sei tu il prossimo?

Tutti gli esponenti del non sempre gaio magico mondo hanno dovuto fare i conti con un essere malvagio.

Una zia, solitamente, che a ogni cresima, comunione, battesimo e, soprattutto, matrimonio, si avvicina con sguardo indagatore e chiede "Allora? Sarai tu il prossimo? Dai, che sto facendo musina per mettere via i soldi e farti un bel regalo".

Ecco, vecchia malefica partorita nelle spelonche di chissà quale terra baciata dal demonio, continua pure a mettere via soldi. Anzi. Invece che attendere che il sottoscritto si sposi (in Spagna? O mi faccio sparare indietro nel tempo, ad Atene? O Creta? O Pathmos? O... Ok, la smetto), perché non mi dai i soldi risparmiati? Sì, così mi compro quello che mi volevi regalare, no? Oddio, ecco... Magari non credo che tu volessi omaggiarmi di un cofanetto con tutte le canzoni della Carrà, oppure di borsa tracolla-culatton style che permette a tutti noi di riconsocerci meglio dei cormorani in calore... Ma piuttosto che mi scartavetri la minchia, meglio così!

Che palle.

Poi mi chiedono perché rifuggo le celebrazioni famigliari. E con famigliari si intende quella pletora di zie e cugini che hanno un solo obiettivo: farsi i ca... voli altrui. Cosa che faccio anch'io. Ma non (solo) in senso figurato. Elegance is my second name!

venerdì 20 maggio 2011

Sempre iper-super-ultra positivo! Ma fammi il piacere...

Allora.
Qual è la regola numero uno quando si hanno le balle girate, quando il gatto ci ha smerigliato i maroni e quando tutto il mondo prende delle brugole e ci smonta la minchia con precisione inaudita? Semplice: evitare le frasi banali e la positivtà a tutti costi.

Care Pollyanne del 2000, supreme minchione che ritenete indispensabile essere positive anche durante la guerra in Iraq, andate cordialmente a visitare la tazza del water, abbracciatela con gioia e usatela. In sostanza, andate a cagare.

Ma sì, ma suvvia! Un po' di sana depressione, un po' di sano vittismo, un po' di sana voglia di lasciarsi morire sul divano, nutrendosi di Cipster e bevendo coca cola light (scusate, ma vabbè depresis ma otarie obese ancora no!), è cosa buona e giusta.

Ecco, nella mia fulgida carriera di collezionatore di coglioni c'è anche l'Ottimista a tutti i costi. OATIT, per gli amici.

"Sai oggi sono giù", magari vi scappa di dire.
Bene.
Normale, a mio avviso.
A meno che non abbiamo una paresi come Licia Colò, è normale essere alla canna del gas ogni tanto.

E INVECE NO!
Ecco, l'ottimista a tutti i costi che con tono squillante si lancia in un terrificante

"Ma no! Ma cosa dici? Sei tu l'artefice della tua felicità! Sei tu che puoi cambiare la realtà anche solo pensandolo! Sei tu che puoi decidere di vincere (vincere? sì, mi disse così)! Sei tu che devi cercare la felicità, la gioia, l'entusiasmo, la voglia di trionfare sul dolore e raggiungere le vette dell'olimpo! Sei tu che.."

Son io che ti ho già colpito con un razzo fotonico, augurandoti di annegare nella tua melassa, lovely Sarah dei poveri!

Ma perché la gente non capisce che quando si è lagnosi si vuole solo una cosa? No, non il sesso, laidi! Ma ESSERE COMPATITI! Aaaaaah che soddisfazione! Quando ti dicono "poverino" "che sfortunato" "dai, coraggio". Oh! Così si fa!

Come quei malvagi che quando hai un problema e tu ti lamenti, loro cosa fanno? Ti danno la soluzione! MA SIAMO MATTI??!! La soluzione a un lagnoso è come dare del sangue infetto a un vampiro! Un'inutile crudeltà!

Insensibili!

domenica 15 maggio 2011

Troppo buono... Ma vattene a vendere termosifoni in Senegal!

"Eh, lo sai qual è il mio più grande difetto? E' che sono troppo buono".
Ora basta.
Non se ne può più.
Adesso prendo un lanciafiamme e il prossimo che dice di essere troppo buono, troppo sensibile, troppo generoso, troppo sfruttato, diventerà come la crosta della creme brule... senza se e senza ma..

Eh, ma porca paletta, dai!
Che palle stratosferiche e rotanti come le lame di Goldrake!
Tesoro della zia, il tuo più grande difetto è che sei troppo mona!

Ma quando mai si è tropo buoni?!
Mai!
Anche perché, solitamente, 'ste fregancce arrivano da gente che ha la sensibilità di Freddy Kruger e la bontà d'animo di Anastasia e Genoveffa... in tandem...

Poi per lavare la propria anima subdola e malvagia, ecco che spunta la storia del "sono troppo buono e la gente mi tratta male".

No, amico cretinetti! La gente ti tratta male perché rispetto a te il mostro di Lochness vince Miss Mondo! Rispetto a te, Barbara D'Urso è una madrina del battesimo! Rispetto a te, Satana è un compagno di giochi!

Mona...

E comunque, meglio quelli che dicono "Dio, come sono buono" di quelli che tirano fuori la storia del "Ho dato TROPPO, ora devo pensare a me".

Scusa?!
Pronto?! C'è nessuno?

Quando minchia hai smesso di pensare a te?
Ma scendi dal pero, caprone! Che sei altruista come un calzino spaiato!

sabato 30 aprile 2011

Figurati, è il minimo...

"Ma no, guarda, davvero, non occorre che mi ringrazi, è il minimo che potessi fare...".

Ecco.
Bella merda.
Eh sì, ammettiamolo una volta per tutte.
Adesso mi vesto da trasmissione di servizio e lo urlo ai quattro venti: dire a una persona che per lei hai fatto il minimo, fa davvero schifo. Va vomitare a spruzzo che nemmeno la bambina dell'Esorcista avrebbe un getto così potente. Fa talmente ribrezzo che un bambino che gioca con il moccio, ti sembra quasi carino... vabbè, non esageriamo...

Comunque, dai! Come si fa a dire a una persona: "ma sì, dai, praticamente ho calcolato la cosa meno impegnativa possibile, meno problematica, meno incasinata, meno importante, meno tutto e L'HO FATTA PER TE".
Beh, grazie, sai?!
Ti auguro veramente un attacco di dissenteria sull'Empire State Building con il bagno out of order!
O di entrare al cinema, convinto di vedere un film di Almodovar e beccarti invece "Tre metri nella palta" di Muccino.

Tzè e pfui.
Di amici malvagi capaci di dirmi "figurati, è il minimo" per fortuna non ne ho trovati tanti. Cioè, magari ho trovato quelli che direttamente non facevano un'ostrega e non muovevano un dito, manco fossero in coma farmacologico... Che comunque è preferibile,. Guarda, meglio una beata mazza (in tutti i sensi) che "il minimo"... Oh!

martedì 15 febbraio 2011

10. Ma allora 'sto microfono?!

Avete in mente i peli?
Sì, dai, non fate quelle facce stupite e schifate. I peli... Qulle cose che crescono ribelli e malvage e che, anche se estirpate, ritornano.

Niente è più devoto dei peli. Più di un labrador, più di uno di quei passerotti, inseparabili, li chiamano. Che se schiatta lei, lui le va dietro. Se schiatta lui, lei festeggia. No, vabbè...

Ecco l'esimio rappresentante del post precedente è un pelo.
Coriaceo.
OStinato.
Che ritorna sempre.
E quando ritorna, è molesto.

Così come coriacea è anche la sua stupidità.

Oh, ammettiamolo!
Io non sarò Einstein, dico bìberon, inveec che biberòn, e se mi fanno vedere un libro rimango con occhio vuoto perché non riesco a capire bene quale sia il suo utilizzo... ma al confronto sono la Montalcini.

Inizia una nuova serie di "Amici", quel talent show condotto dall'ineffabile Maria De Filippi, dove di amici non ce n'è l'ombra visto che tutti si odiano, credendo di diventare grandi cantanti.

Mi scrive un messagio.
No, caproni, non Maria De Filippi, ma l'esimio.
E si dice "schifato" da questa edizione, aggiungendo: "O io non capisco più nulla di musica, oppure fa veramente orrore".

Allora... A parte che "orrore" non si usa dal 1925... Ma tu, stella mia, NON HAI MAI CAPITO UNA CIPPA DI MUSICA! Ma roba che delle mucche al pascolo sono l'orchestra Haydn! Tu conosci un paio di note, forse... e le usi comunque a caso! Ma basta!

E poi, la somma troiata.
"Senti.. Stavo pensando... Visto che sono in città, dovevo vedere un amico ma mi ha dato buca (ma come mai? non riesco a spiegarmelo, ndr), tutte le altre persone sono impegnate... Insomma, potrebbe essere l'occasione per conoscermi".
Esatto, avete letto bene. Per conoscerMI! Nemmeno "conoscersi"... che comunque mi sarebbe venuto da vomitare... Per la serie: "Ehi, piccolo, è il tuo giorno fortunato. Ho chiesto a chiunque, nessuno può, quindi lo chiedo a te":

Mi sento lusingato come Camilla Parker quando viene paragonata a un cavallo.

"Grazie, non posso, mi scade lo yogurt in frigo. Ah, per inciso, detesto lo yogurt".

Tzè! Grezzone!