lunedì 20 febbraio 2012

Serenità

Magari me la sto gufando.
Magari, dopo che avrò scritto questo post, sarò colto da un infarto improvviso e mi ritroveranno domani riverso sul pc con sorriso ebete.
Fatto sta che oggi l'ho vista.
Ed è bellissima.
E' ancora qui da me.
Si chiama serenità.
Si chiama camminare in città e aver voglia di sorridere agli sconosciuti.
Si chiama entrare in un negozio e tenere la porta aperta a una signora che entra.
Significa fermarsi al bar per cinque minuti in pausa dal lavoro con il proprio amore e parlare complici.
Significa comprare una sciocchezzuola per la casa ed essere felici.
Significa... serenità.

sabato 18 febbraio 2012

Sei come lui

Premetto. Oggi sono incazzato e umorale.
Come una biscia.
Una di quelle serpi malvagie che si mimetizzano nel terreno e si muovono in modo malefico.
Quindi, perdonatemi se amplificherò lo SCAZZO di una delle frasi più sbagliate che si può dire a un uomo, donna, gay, trans, bisessuale, gatto, cavallo, cammello e bue muschiato. Pronti?
"Mamma mia, sei come lui".
E per "lui" si intende l'ex.
E non importa una minchia se viene detto per scherzo.
Non importa un'ostrega se viene condito con gigiate e sorrisi.
Io, questa volta, faccio finta di niente e ci rido su.
La prossima volta, vedrai come sarò simile al tuo ex!
Cazzo.
Punto.

sabato 4 febbraio 2012

Per un viso a prova di bacio... ma chiuditi il pollice nella portiera!

Sulla confezione c'era scritto: per una pelle priva di impurità, luminosa e rigenerata.
Ottimo, penso. E costa solo pochi euro.
Prendo la diabolica cremina e già mi immagino di diventare campione di figaggine.
Mentre vado a casa, immagino mentre scendo dalle scale dell'Hilton, dopo la Notte degli Oscar e tutto il popolo bue che sussurra "oooooh, che bella pelle"!.

Arrivo a casa, mi spalmo generose cucchiaiate su gote, naso e testina, visto che i capelli sono come la minima di Aosta: non pervenuta.

Oh oh, che succede?
La crema crea un effetto domopak. Alla fine sono diafano come una bambola del '700. Potrei sedermi con braccia e gambe rigide e potrei fare il remake de "La bambola assassina".

A un certo punto la pelle inizia a tirare. "Bene - penso -. Adesso mi si spacca la faccia, devo mettere una maschera di ferro o, nella migliore delle ipotesi, mi chiameranno a fare la controfigura di Quasimodo!".

Mi guardo allo specchio... la faccia si è spaccata sul serio! Cioè, la patina si è indurita e ora inizia a sgretolarsi. Lavo via tutto... Che sensazione meravigliosa! E' come se qualcuno avesse preso cucchiaiate di majonese e me le avesse spalmate addosso. Sono appiccicoso come un favo di miele! Mi metto una maglietta intima... E rimane appiccicata alla testa! "Ottimo - ripenso -. Adesso mi troveranno soffocato da una Liabel, perché l'orribile adesivo mi ha praticamente panato!".

Docce su docce... adesso ho una carnagione sicuramente purificata.. Ho tolto sedici strati di epidermide... L'unica crema che userò d'ora in poi sarà quella pasticcera!