martedì 31 maggio 2011

Allora, sei tu il prossimo?

Tutti gli esponenti del non sempre gaio magico mondo hanno dovuto fare i conti con un essere malvagio.

Una zia, solitamente, che a ogni cresima, comunione, battesimo e, soprattutto, matrimonio, si avvicina con sguardo indagatore e chiede "Allora? Sarai tu il prossimo? Dai, che sto facendo musina per mettere via i soldi e farti un bel regalo".

Ecco, vecchia malefica partorita nelle spelonche di chissà quale terra baciata dal demonio, continua pure a mettere via soldi. Anzi. Invece che attendere che il sottoscritto si sposi (in Spagna? O mi faccio sparare indietro nel tempo, ad Atene? O Creta? O Pathmos? O... Ok, la smetto), perché non mi dai i soldi risparmiati? Sì, così mi compro quello che mi volevi regalare, no? Oddio, ecco... Magari non credo che tu volessi omaggiarmi di un cofanetto con tutte le canzoni della Carrà, oppure di borsa tracolla-culatton style che permette a tutti noi di riconsocerci meglio dei cormorani in calore... Ma piuttosto che mi scartavetri la minchia, meglio così!

Che palle.

Poi mi chiedono perché rifuggo le celebrazioni famigliari. E con famigliari si intende quella pletora di zie e cugini che hanno un solo obiettivo: farsi i ca... voli altrui. Cosa che faccio anch'io. Ma non (solo) in senso figurato. Elegance is my second name!

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