lunedì 2 agosto 2010

2. Dirty Dancig... Patrick fatti in là!

Lo vedete quell’amo che penzola nel mare dell’autostima?

Ma sì, quell’amo lanciato da un essere umano di sesso maschile (eh beh, ci mancherebbe altro) al quale ci si aggrappa e ci si lascia trasportare a riva compiaciuti, cullati in un mare di coccole virtuali?

Ok, usciamo dalla metafora. Perché quando ci fanno dei complimenti diventiamo dei boccaloni assurdi?

Girovagando in quei luoghi pudici e irreprensibili dette “chat”, in cui i nick name sono sobri e delicati, tra cui “22cmxte” (Per me? Davvero? Dove devo firmare?), “Succhiotutto” (Sicuro sicuro? Se ti do un Minipimer acceso, ti sgargarozzi pure quello?) “Cercocazzi” (Beh, guarda, la chiarezza è tutto), vengo accalappiato da un tale che (udite udite):

1. sa usare la punteggiatura
2. è laureato
3. è spiritoso
4. cosa più importante: mi riempie di complimenti. Ma robe che, secondo lui, Brad Pitt è una merda. Io mi schermisco (“ma no, cosa dici, devi avere problemi di vista”). In realtà gongolo come un dondolo in una giornata di vento.


E inizia la tiritera.

Lui, che chiameremo DD (DirtyDancer), rigorosamente via sms: “Vediamoci”

IOME': “Ma non so”

DD: “Dai, ti prego”

IOME': “Ma quando?”

DD: “Una pizza?”

IOME': “Troppo impegnativo”

DD: “Una birra?”

IOME': “Non bevo”

DD: “Un caffè?”

IOME': (vabbè, non ce la si può tirare per il resto della vita): “Va bene, dai. Dove?”

DD: “Al centro commerciale a nord della città (“yeeeee! Perché non al pub “Il vomito verde?”, vabbè la location è un po’ tristarella, ma non siamo fiscali) che poi devo andare a insegnare”



Ollallà! Un professore! Io, che sono letterato e pettegolo, fantastico su chi potrebbe essere, visto che, in via telematica, di foto non ne sono arrivate. Magari il moretto che era nel mio corso di latino al quale avevo detto che, secondo me, se lo avesse visto Tom Cruise lo avrebbe scambiato per suo fratello gemello. Ma si può essere più rincoglioniti? Vabbè, andiamo avanti.


Arrivo a Trento nord.

Minchia. Se è lui, è anche meglio del sosia di Tom Cruise! (che, rivisto qualche mese fa, non ha perso il suo fascino. Il sosia. Non Tom Cruise, che è troppo impegnato a fare il santone con Scientology).


DD: “Ciao sono Dirty Dancer. Mamma mia, dal vivo sei anche meglio”



Ormai, sono già pronto con mano sul fianco e vento che mi fa muovere la sciarpa con fare sensuale e sguardo di superiorità. Che ci volete fare. Se si è fighi, non si può fare nulla. La figaggine emerge. Come l’olio. O la cacca. A seconda della poesia che è dentro di voi.


Parliamo un po’. Viene fuori che è sudamericano (“Ma dai? Io adoro la carne!”. Eh, quando c’è da fare un discorso profondo sono sempre in prima linea) e che fa il commercialista. Ma insegna. Balli latinoamericani. Mi invita a una lezione. Io, ovviamente, rifiuto visto che ho la mobilità del Doss Trento e l’avvenenza di una supposta.


DD: “E’ sfacciato se chiedo di baciarti?”

IOME':“Beh, qui davanti a tutti, un po’ sì, mica siamo a Mikonos”



Parliamo del più e del meno, mi struscia con il ginocchio, ammicca, mi accarezza la mano.


DD: “Mi spiace devo andare. Sicuro, niente bacio?”

PS: “Beh, qui no. Dai che ci si rivede”



Bacio sulla guancia, ciao ciao, piacere piacere.

Sms: “Lo sai che sei proprio carino?”

IOME': “Grazie, tu di più”.


La sera, in pizzeria con CFE (Calabria For Ever).


PS: “Ma lo sai che ho incontrato un tipo fighissimo? Peraltro gli piaccio da morire. Mi ha detto che come me non c’è nessuno e sono bello come il sole”.

CFE: “Ma dai? Anch’io ieri sono uscito con uno. Però il mio era argentino, insegnava danza, ma faceva anche il commercialista. Mi ha riempito di complimenti, dicendo che non si aspettava che fossi così carino e mi ha chiesto di essere baciato in pubblico. Io però ho preferito andarci a letto la sera. Il tuo chi era?”

PS: “Prendiamo il caffè?”



Odio il tango…

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