lunedì 18 novembre 2013

Mai zeder

Così si dice in trentinica lingua per dare l'idea di "tenere duro": mai zeder. Mai cedere. Oggi però mi è venuta, non proprio la tentazione, quanto la sensazione che "potrei" cedere. Lasciare. Abbandonare. Meno male che si parla "solo" di lavoro. Mi dico e mi ricordo quanto sono fortunatoa d averlo. Avere uno stipendio, un "postoatempoindeterminato", che è una di quelle parole che sembrano formule magiche per chi si affaccio oggi al mondodellavoro. Pochi possono anche solo lontanamente immaginare quanto schifo ci sia qui dentro. Quanto siano brutte e laide certe persone. Quanto male facciano. Io non credo che esista qualcuno lassù così interessato a "farla pagare a chi sbaglia". Eiste sicuramente un'entità superiore, ma sarà impegnata in cose più eclatanti, immagino. E così questi esseri pullulano, spadroneggiano... e non mi interessa più immaginare "quanto vivano male, quanto siano privi di affetti". Vorrei giustizia. Anzi, Giustizia. Vorrei che uno fosse valutato per quello che è e quello che fa. Sarebbe già, per queste persone, una punizione esemplare.